Giornata. Mondiale della bicicletta! Commemorazione di Bruno BUOZZI...

CGIL 
Bruno Buozzi cgil



No non lo vogliano! 



IN RICORDO DI BRUNO BUOZZI

Il 3 giugno 1944 Bruno Buozzi veniva ucciso dalle SS, insieme ad altri tredici prigionieri in aperta campagna ,in localita' "La Storta".Ucciso con un colpo di pistola alla testa.
Socialista, riformista, sindacalista, fu avversario di ogni estremismo politico e della violenza come mezzo di lotta.
Democratico sincero, Buozzi era convinto che la democrazia dovesse essere in primo luogo nelle fabbriche tanto da essere eletto nel 1911 segretario generale della FIOM.
Deputato socialista, segui' Matteotti e Turati e dopo la morte di Giacomo inizio' a sfidare apertamente il regime aderendo alla secessione aventiniana.
Nonostante il fascismo, e le aggressioni subite, divento' segretario generale nel 1925 della CGDL fino all' esilio in Francia. Arrestato ,poi confinato, fu nuovamente liberato dopo la caduta del fascismo il 25 luglio del 1943, preoccupandosi da subito con Pertini di liberare gli altri prigionieri politici.Con Pertini, combatte' con i primi gruppi di resistenza e in clandestinita' cerco' di riorganizzare il sindacato, ma fu arrestato e condotto nella prigione di via Tasso.La morte impedi' a Bruno Buozzi di firmare il Patto di Roma che fece rinascere la CGIL.
Operaio autodidatta, Buozzi può' essere considerato un martire della liberta' .Egli ha amato gli operai e ne ha servito la causa.Un lottatore per l' emancipazione della classe operaia. Antifascista ,non cedette ai corteggiamenti di Mussolini, al contrario di altri sindacalisti. A lui dobbiamo la giornata lavorativa di 8 ore. Socialista convinto.Riformista. Legato ad un altro martire della liberta' come Giacomo Matteotti.Insieme nel PSU si batterono contro la dittatura fascista e contro le pulsioni rivoluzionarie e il bolscevismo.Per i due, la terza via passava per la partecipazione dei socialisti al governo, la collaborazione con i cattolici, per sbarrare la strada al fascismo.
Come Matteotti, per Buozzi la liberta' e' un valore irrinunciabile.
Dopo ottant' anni dalla barbara uccisione, la sua rimane una lezione di coraggio e impegno per i diritti.
Un insegnamento che vale per il presente, il nostro presente, in cui sarebbe necessario un nuovo riformismo politico e sindacale che metta al centro di ogni questione la democrazia.
Per noi di Socialismo XXI , Bruno Buozzi e' ancora qui , vivo,con il suo portato di idee e di valori.Un nostro contemporaneo.
Un paladino della liberta'.
 
Luigi Ferro
Pres.Nazionale SOCIALISMO XXI

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